Lettera ai genitori

Quando è nato nostro figlio Matteo, disabile grave a causa di un’asfissia durante il parto, ci siamo sentiti arrabbiati e confusi. Non eravamo per nulla preparati, nonostante una laurea in medicina, e nei primi anni abbiamo rischiato di affogare nella marea che così inaspettatamente ci aveva travolti e di venire sopraffatti dalle tantissime cose da fare.

Ma da lì è iniziata la nostra ricostruzione come persone, come coppia e come genitori: Matteo e il nostro secondo figlio Iacopo ci hanno aiutato nella ricerca di un senso ad una esperienza umana così intensa e, insieme a tante persone, ci hanno accompagnato in un percorso di luce e consapevolezza.

Come Matteo, crediamo fermamente che ci sia il bisogno urgente di un cambiamento di sguardo sulla disabilità e di accompagnare coloro che si prendono cura a riconoscere ciò che di bello e prezioso le persone disabili portano nella nostra vita: perché la nascita di un figlio disabile non sia la Fine, ma l’inizio di un nuovo cammino.

Tutti i cambiamenti richiedono un tempo e uno spazio interno ed esternoPrendetevi tempo, venite a incontrarci e a partecipare ai nostri percorsi, stiamo già costruendo un meraviglioso nuovo spazio per accogliere tutti, insieme.

Aldo Nassigh e Ivana Basile

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